Mentre il mondo gira al contrario, è difficilissimo trovare lavoro e, se lo trovi, è quasi impossibile portare uno stipendio a casa, ho deciso di cambiare prospettiva e provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, e ho deciso di investire quattro mesi sulla mia crescita personale…
…e son o finita qui…
zaino in spalla, sorriso sulle labbra e qualche lacrima che verrà presto lavata via dalla pioggia o asciugata via dal sole svizzero! E già, sono in Canton Ticino e per la precisione a Bosco Gurin, un paesino della Val Maggia che conta trenta abitanti d’inverno e qualche centinaio d’estate. A dire il vero il paesello lo vedo dall’alto in basso perchè la mia “casa” fino a fine settembre sarà l’Alpe Grossalp, a 1709 m. slm. Qui, assieme alla famiglia Arcioni e agli operai, gestiremo un alpe, un allevamento di alta montagna con produzione casearia D.O.P. del Canton Ticino.
Per me, abituata alle città del Sud, con idee abbastanza vaghe su cosa sia una stalla e su come si gestisca un gregge, si apre una sfida avvincente, anche perchè sarò responsabile delle 80 capre che fra pochi giorni arriveranno a farci compagnia!
Siete curiosi di sapere come va a finire?
Per ora vi lascio con una canzone.
Qualche settimana fa, seduta sul divano di casa mia ad interrogarmi senza pace su quale sarebbe stato il mio futuro prossimo, l’ho ascoltata, e così ho provato anche io a guardare il mondo upside down…e sono finita qui! in fondo è con questa canzone che è cominciata la mia avventura svizzera!
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