giovedì 9 giugno 2011

Storie d’ordinario alpeggio… (2)

Siamo arrivati all’alpe. La casa è piccolina ma accogliente, assolutamente abbarbicata sulle montagne, lo spazio praticamente si sviluppa tutto in altezza. Ho una stanza singola, che rappresenta un gran lusso se si pensa che gli altri ragazzi dormono tutti in camera insieme, e anche Laura e Michele (papà e mamma famiglia) dormono con le bambine. Oltretutto mi hanno detto che se voglio posso ospitare chi mi pare, il che è una gran cosa..magari non verrà nessuno però l’idea che qualcuno possa venire a trovarti è sempre piacevole.

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Sono contenta e allo stesso tempo spaventata, sento di essere entrata a far parte di un mondo diverso. Fatto di animali, piccole gioie e grandi soddisfazioni, lavoro duro ed estenuante e linguaggi naturali. Con Mao oggi abbiamo chiacchierato un po’ delle nostre vite e dell’alpe, a volte lui mi spiegava e a me sembrava brutto dirgli che non capivo un fico secco di quello che mi diceva, quindi lo ascoltavo in silenzio, forse con uno sguardo interrogativo, forse. Siamo andati su all’altra malga e mi ha spiegato dove vanno a rintanarsi le capre, praticamente il lavoro è continuo, ‘ste capre scorazzano tranquille in uno spazio enorme, e capita di doverle andare a recuperare sulla vetta della montagna, a ore di cammino.. spero veramente di farcela! Vabbè vediamo che succede, magari ci prendo gusto…

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