martedì 5 luglio 2011

Una domenica bestiale!

Il gavettone è una cosa seria e cominciare una battaglia d’acqua all’alpe significa sapere quando si inizia e non sapere quando finirà, perché a volte ci sono tregue mascherate da resa e, quando meno te l’aspetti, ti ritrovi di nuovo catapultato in trincea, con il nemico pronto ad assalirti da ogni dove.

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L’ultima scena era: Mao arroccato sul tetto armato fino ai denti; Paul, la spia, nascosto in caseificio, con due pompe dell’acqua a lunga gittata; io, Michela e Laura asserragliate in casa, completamente accerchiate, bagnate fradice e impossibilitate a qualsiasi mossa.

Siamo andati avanti così tutta la mattinata di domenica, tra urla e risate, mentre i cani abbaiavano storditi, senza capire dove finiva lo scherzo e si cominciava a fare sul serio.

Dopo pranzo siamo andati a fare una passeggiata a Bann. Siamo arrivati a 2400 mslm, ad una vecchia alpe con bivacco.

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Ci vivono Glauco, sua moglie e sua figlia. Un rifugio perfetto, isolato (raggiungibile solo in elicottero o tramite sentiero, un’ora dall’arrivo della funivia) e curato quanto basta per poter essere il luogo ideale in cui staccare la spina e ritrovare il contatto con il mondo. Lassù si respirava un’aria di calma e serenità.

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Con l’allegra compagnia abbiamo bevuto una birra prima di riprendere il cammino e andare a vedere le manze, che sono libere di scorazzare su e giù per le montagne.

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Le abbiamo trovate tutte e ci sono venute incontro trotterellando anche perché Mao le chiamava offrendo loro sale. Ci ha dato anche dimostrazione della sua abilità ginnica cercando di cavalcarne una.

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Oggi invece io e Michela abbiamo spostato la legna e l’abbiamo accatastata nella stalletta, per tenerla al riparo dall’acqua. Gli altri, nel frattempo, erano alle prese con la consulente che è venuta a controllare la qualità del latte e del procedimento di caseificazione: esame superato alla grande!

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Ogni giorno è un’esperienza nuova qui all’alpe Grossalp.A

È incredibile l’affetto che riescono a darti questi animali, anche senza dire una parola, e forse proprio per questo. Questa esperienza mi sta regalando tanto, soprattutto a livello emozionale. Momenti tristi e divertenti, spensierati e difficili, ma comunque sempre vissuti con molta intensità.

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