mercoledì 13 luglio 2011

Finchè la barca va…

Alle 05.30 quando abbiamo aperto gli occhi l’acqua batteva forte sul tetto. All’unisono abbiamo sperato che smettesse entro i successivi 10 minuti, per permetterci di mungere secondo programma. Ma i programmi sono fatti per essere cambiati…

Lampi, fulmini, saette, e tanta tanta acqua.

Sulle dorsali delle montagne si sono formati rivoli che sono diventati ben presto cascate, il piazzale si è riempito di mucche, fango e cacca; le capre, nervosissime, hanno divelto tutti i recinti che incontravano davanti e che le separava dal capannone della notte, dove almeno potevano stare all’asciutto.

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All’adunata delle mucche della mattina mancava una vacca. Michela si è offerta di andarla a cercare, e l’ha trovata, eccome se l’ha trovata. Allattando il suo nuovo vitello sotto un albero, nato nella notte all’insaputa di tutti…Aggiungi un posto a tavola…!!!!

Dopo aver munto con estrema fatica abbiamo spento tutte le macchine e siamo entrati a fare colazione rimandando le pulizie a quando avrebbe smesso di piovere.

E in casa…acqua dappertutto! La casa trasformata in un colabrodo, acqua per le scale, acqua sotto le poltrone, acqua dai muri!!! E le asciugamani che non bastavano mai!!!!

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Quando finalmente ha smesso di piovere abbiamo ricominciato da dove avevamo lasciato. Chi ha accompagnato le vacche al recinto del giorno ha dovuto fare un salvataggio: un vitello è caduto nel fiumiciattolo e ci sono volute tre persone per tirarlo fuori! Amaro Montenegro, sapore vero!

 

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Ora siamo in tregua, non piove da mezz’ora, l’emergenza è rientrata, chissà se per oggi è finita qui..

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